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Comunicato delle Consigliere di parità regionali della Lombardia in relazione all'ordinanza n. 714 del 4 marzo 2021” sull’emergenza sanitaria.

In relazione all'ordinanza regionale n. 714 di odierna emissione, condividiamo la seria preoccupazione per il rapido peggioramento della situazione epidemiologica riscontrato dagli organismi preposti ed in particolare per "l'incidenza in crescita in tutti i territori della Lombardia, anche in relazione alla presenza di varianti che stanno coinvolgendo le classi di età più giovani", presupposto dell'ordinanza stessa.

Nella certezza che le decisioni del governo regionale, con particolare riferimento alla sospensione dell'attività didattica in presenza sul territorio da un giorno con l'altro, siano state assunte come extrema ratio nella lotta alla pandemia e sulla base delle indicazioni dell'ultimo DPCM, questo Ufficio esprime il grave timore che le conseguenze logistiche della chiusura improvvisa si ripercuotano in particolare sulle donne e sul loro lavoro, sia nell'immediato, che nel lungo periodo, come i dati statistici relativi alle perdite occupazionali dell'ultimo trimestre 2020 hanno dimostrato.
 

È noto, infatti, che la didattica a distanza e il lavoro da remoto non sempre si conciliano facilmente tra loro, comportando gravi disagi e fatiche ulteriori soprattutto per le madri, che le conducono spesso a scelte di sacrificio professionale, con riflessi, comunque, su tutta l'economia nazionale.

Auspica che i Governi Regionale e Nazionale, ciascuno per quanto di competenza, adottino, con altrettanta solerzia, immediati provvedimenti a tutela dei genitori lavoratori e che la sospensione dell'attività didattica in presenza per tutte le scuole - e in particolare per infanzia, primaria e secondaria di primo grado - sia attuata solo per il tempo strettamente necessario.

Inoltre, auspica che siano destinate maggiori risorse al controllo del rispetto delle disposizioni in materia di distanziamento, assembramento e uso dei dispositivi di protezione individuale anche e soprattutto all’aperto, onde evitare le incresciose manifestazioni che si sono registrate nei luoghi della cosiddetta movida.

Questo Ufficio è a disposizione per l'ascolto e la presa in carico a norma di legge, anche con modalità telematiche, delle segnalazioni di casi di discriminazione di genere in ambito lavorativo che si dovessero verificare nei confronti di donne o uomini in relazione alle maggiori esigenze di cura domestica imposte dal particolare momento storico.

Milano, 4 marzo 2021

Carolina Pellegrini, Consigliera di parità regionale effettiva

Valeria Gerla, Consigliera di parità regionale supplente

 

 

Ordinanza regionale n.714 del 04/03/2021

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