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Gli interventi di Regione Lombardia a sostegno dell'occupazione femminile

Il perché di questa ricerca.

 

 È proprio nei periodi storici come quello in cui stiamo vivendo, nel quale i cambiamenti sociali e culturali connessi all’innovazione tecnologica, alla globalizzazione dei mercati, alle trasformazioni familiari e demografiche, che la politica e le amministrazioni pubbliche devono dotarsi di maggiore capacità e competenze flessibili per contrastare situazioni di elevata vulnerabilità personale che interessano quote significative di popolazione, donne in particolare.

I temi della parità e del valore della diversità rappresentano una chiave di lettura di straordinaria efficacia per rispondere alla crisi stessa nell’ottica di innovazione sociale. Un obiettivo sfidante questo, poiché necessita della cooperazione di più ambiti di intervento, tra diversi stakeholder (pubblici e privati) e, all’interno delle Pubbliche Amministrazioni, di diverse direzioni e assessorati.

L’obiettivo della nostra ricerca e del notevole sforzo che ha comportato, non è semplice. Innanzitutto questo lavoro può essere considerato come uno strumento conoscitivo, ovviamente senza pretesa di esaustività e completezza, per comprendere quanto la nostra Regione, attraverso la mobilitazione di risorse europee, nazionali e regionali, ha avviato e messo in campo in tema di promozione della parità tra uomini e donne.

Al tema della conoscenza è legato quello della sensibilizzazione sull’importanza dei temi a noi cari che sono quelli dell’organizzazione del lavoro, del welfare aziendale e interaziendale, del welfare pubblico, della responsabilità sociale d’impresa, della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, della contrattazione di secondo livello, della conciliazione, della politica dei tempi nelle città, dell’imprenditoria femminile, della formazione ai diversi stakeholder e soprattutto dell’approccio trasversale alla questione femminile.

Quando il meccanismo di trasmissione conoscenza- sensibilità diffusa-azione istituzionale funziona, si può sperare in un vero cambiamento o perlomeno cominciare a operare per il cambiamento che passa necessariamente attraverso la ricomposizione dell’insieme dei soggetti, delle strutture e delle azioni, nonché del relativo sistema di relazioni che intervengono nella pianificazione e gestione delle politiche.

Quindi, quando abbiamo l’ambizione di parlare di “definizione di un modello lombardo a sostegno dell’occupazione femminile per la promozione delle Pari Opportunità”, intendiamo provare a ragionare sull’opportunità di superare il tradizionale approccio di affrontare in modo disgiunto un tema di grande rilevanza, e valorizzare e potenziare le sinergie che già esistono, rafforzando l’integrazione delle politiche e delle relazioni.

Auspico, dunque, che l’impegno per l’adozione di misure straordinarie per affrontare le sfide poste dalla crisi disoccupazione, povertà ed esclusione sociale, mortalità delle imprese - sia anche declinato in un rinnovato impegno nella programmazione 2014-2020 con l’affermazione dell’importanza della parità tra uomini e donne, quale componente attuale e importante della strategia di sviluppo della coesione economica e sociale del territorio lombardo.

 

 La Consigliera di Parità regionale

 Carolina Pellegrini